L'imprenditrice, titolare di un'autoscuola, è scomparsa dalla sua casa, nel Pisano, da oltre due mesi
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Si è rivelata infondata la segnalazione di una donna che aveva raccontato ai carabinieri di aver visto solo pochi giorni fa Roberta Ragusa, scomparsa da Gello di San Giuliano Terme il 13 gennaio, non lontano da casa. "Evidentemente le somiglio molto, ma non sono io Roberta Ragusa" ha detto la 39enne avvocato protagonista dello scambio di persona, presentatasi in caserma.
"Credo comunque che questa signora - ha detto la donna - abbia agito in buona fede. Mi dicono che somiglio molto a Roberta ma ho chiarito già ieri l'equivoco con i carabinieri che mi hanno sentita". Intanto, il mistero resta e non è escluso che gli inquirenti stiano vagliando altri avvistamenti recenti. Del resto il colonnello Pietro Patrono, comandante del reparto operativo di Pisa afferma: "Sono tutt'ora in corso accertamenti non possiamo né confermare né smentire. Stiamo lavorando''
Roberta, un mistero lungo più di due mesi
Sono ormai trascorsi più di due mesi dalla scomparsa di Roberta Ragusa. E' stato il marito, Antonio Logli, a denunciare il fatto quando all'alba del 14 gennaio non ha trovato la moglie al suo fianco nel letto. Inizialmente la Procura di Pisa aveva ipotizzato l'allontanamento volontario, un'eventualità sembrata da subito strana. Roberta è stata descritta infatti da amici e conoscenti, come una donna molto attaccata ai due figli, di 11 e 15 anni.
Al momento la Procura di Pisa ha aperto un fascicolo per omicidio volontario: unico indagato è il marito della Ragusa. "Un fatto squisitamente tecnico, necessario per effettuare alcuni atti irripetibili" spiegano in Procura.
Si moltiplicano gli avvistamenti
C'è un altro avvistamento sul quale starebbero lavorando i carabinieri che indagano sulla scomparsa di Roberta Ragusa, e anche questo sarebbe avvenuto a Ghezzano, la frazione dove una donna aveva segnalato ai carabinieri di avere visto Roberta, salvo poi accertare che si trattava di una "sosia". Questa volta è Aldo Ferri, titolare del Bar Sport di Ghezzano, ad avere visto una donna "molto somigliante alla Ragusa". "E' entrata intorno alle 20.15 di domenica e ha chiesto e consumato un cappuccino - racconta il barista - si è seduta al tavolo e per circa 20 minuti è rimasta nel locale, leggendo con grande attenzione le pagine del giornale dedicate alla scomparsa di Roberta Ragusa". Ferri però non l'ha riconosciuta subito, ma solo al momento del pagamento del conto pochi attimi prima che quella donna vestita di scuro si allontanasse a piedi.